Skip to main content

L'origine e la storia del Gelato

1410x300_blog_Origini-Gelato1.jpg
 

Il gelato è sicuramente uno tra i dolci più apprezzati da grandi e piccini, soprattutto con l’arrivo dell’estate. La storia del gelato artigianale è una storia complessa: non si sa con certezza, infatti, come sia nato il gelato e chi lo abbia inventato.

DOVE È NATO IL GELATO: CURIOSITÀ SULL'ORIGINE DEL GELATO

La vera origine del gelato è sconosciuta; sappiamo però che fin dall’antichità alcuni popoli, tra cui i palestinesi, conservavano la neve comprimendola in appositi contenitori, in modo tale da conservarla anche durante l’estate per combattere il caldo. Alcune testimonianze addirittura parlano di vere e proprie granite offerte dai Faraoni ai propri ospiti. Pare che anche Cleopatra abbia offerto a Cesare e Antonio una bevanda a base di succo di frutta e ghiaccio quando li incontrò per la prima volta.

Anche i romani avevano le loro “nivatae potiones”, veri e propri dessert freddi a base di neve, miele e frutta, particolarmente apprezzati sia dagli aristocratici sia dal popolo.

Nel corso del Medioevo, gli arabi invece, inventarono un metodo di produzione più raffinato: riuscivano infatti a congelare i succhi di frutta, mettendoli in contenitori immersi nel ghiaccio tritato. In questo modo diffusero quello che chiamavano “sherbert”, cioè “neve dolce”, in tutte le regioni dell’Europa Meridionale che avevano conquistato, incluse Spagna e Sicilia.

Ma come è nato il gelato moderno come lo conosciamo oggi? Scopriamolo insieme!

CHI HA INVENTATO IL GELATO?

Il gelato, così come lo intendiamo noi oggi, è stato inventato da alcuni personaggi italiani. Sono tre le figure che possono essere propriamente definite i primi gelatieri: Ruggeri, Buontalenti e Coltelli.

Ruggeri era un umile venditore di bestiame vissuto nella prima metà del XVI secolo a Firenze che partecipò ad un concorso indetto dalla corte dei Medici che richiedeva di “preparare un piatto singolare mai visto prima” e vinse con un dessert freddo di sua creazione a base di ghiaccio e frutta. Questo gli permise di entrare a far parte della corte di Caterina dei Medici in Francia, che lo considerava l’unico cuoco in grado di superare gli chef francesi.

Bernardo Buontalenti entra in scena nella seconda metà del Cinquecento. Era un famoso pittore, architetto e ingegnere fiorentino, oltre ad essere un cuoco dilettante. A lui si deve il merito di essere stato il primo ad introdurre nella ricetta il latte e le uova, creando un mix di zabaione e frutta che venne chiamata “Crema Fiorentina”.

Francesco Procopio di Coltelli era un pescatore siciliano nato nel diciassettesimo secolo. Stanco di affidare il proprio sostentamento al mare, decise di utilizzare un macchinario per produrre i sorbetti che suo nonno gli aveva lasciato in eredità e iniziò a sperimentare con nuove ricette. A lui si deve la sostituzione del miele con lo zucchero e l’utilizzo del sale misto a ghiaccio per rendere il composto più freddo. Dopo aver perfezionato la ricetta decise di trasferirsi a Parigi, dove aprì la prima vera gelateria degna di questo nome: il Cafè Procope. Il locale ebbe così tanto successo che anche i più famosi intellettuali dell’epoca come Voltaire, Balzac, Victor Hugo, Diderot, D'Alembert, De Musset, il Dottor Guillotin e, si dice, addirittura Napoleone lo frequentavano.

L’origine del gelato, quindi, non è del tutto chiara, ma una cosa è certa: sicuramente il primo gelatiere è stato un italiano!

CHI HA INVENTATO IL CONO GELATO?

Nel 1903 Italo Marchioni brevettò la cialda per il cono gelato a Washington, negli Stati Uniti.  Anche la cialda oggi apprezzata e conosciuta in tutto il mondo, quindi, venne inventata da un italiano.

L’ invenzione nacque per ovviare al problema di servire il suo gelato in bicchieri di vetro che spesso si rompevano o non gli venivano restituiti, comportando così una perdita economica. Inoltre, in questo modo i suoi clienti non erano obbligati a consumare il rinfrescante dessert sul posto, ma potevano gustarlo passeggiando.

Da allora il cono gelato si è diffuso in tutto il mondo ed è ancora uno dei dessert simbolo della tradizione italiana più apprezzati.