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Bonet al cioccolato: ricetta originale piemontese

Scopri la storia e la ricetta Venchi per preparare il Bonet al cioccolato, budino piemontese con cacao e amaretti, e lasciati ispirare dalle sue varianti.

C’è chi lo chiama budino piemontese, chi lo descrive come un crème caramel… semplicemente è il Bonet, un dolce piemontese che, insieme ai baci di dama, affonda le proprie radici nella tradizione culinaria di questa regione.

Nel Monferrato il Bonet - che qui si pronuncia “bùnet” - viene preparato seguendo ancora la ricetta originale del XIII secolo, ma nel corso degli anni questo dolce al cucchiaio si è arricchito di nuove e golose varianti, che hanno tutte una caratteristica in comune: l’estrema morbidezza e il gusto inconfondibile dato dagli amaretti.

 

La storia del Bonet piemontese

Per raccontare la storia del Bonet piemontese dobbiamo fare un salto nel passato e tornare al Medioevo, quando i banchetti monferrini più sontuosi si concludevano con un dolce sofficissimo a base di uova, latte, amaretti e zucchero.

L’origine del suo nome è tutt’oggi avvolta nel mistero: in dialetto piemontese il termine “bonet” significa berretto, e secondo alcuni rimanda al classico stampo rotondo nel quale venivano cotti i dolci, mentre altri ritengono che questo nome derivi dal fatto che il Bonet fosse l’ultima portata da servire prima di alzarsi da tavola, così come il berretto era l’ultima cosa che si indossava prima di uscire.

 

Ricetta tradizionale del Bonet

Pochi sanno che la ricetta tradizionale del Bonet è così antica che non prevede il cioccolato, arrivato in Europa solo nel 1500: il Bonet piemontese originale, infatti, è bianco.

 

Difficoltà: facile

Tempi di preparazione: 15 minuti

Tempi di cottura: 60 minuti

 

Ingredienti per la base:

  • 400 g latte fresco

  • 100 g panna fresca liquida

  • 2 uova intere + 4 tuorli

  • 90 g zucchero semolato

  • 70 g amaretti

  • 2 cucchiai rum

  • 1 bacca di vaniglia

Ingredienti per il caramello

  • 80 g zucchero

  • 30 g acqua

Come preparare il Bonet piemontese tradizionale

  • Per prima cosa, preparare il caramello facendo sciogliere lo zucchero e l’acqua in un pentolino, mescolando costantemente. Quando si sarà formato uno sciroppo, versare sul fondo dello stampo e lasciar raffreddare.

  • Per preparare la base, sbriciolare finemente gli amaretti e aggiungere rum, zucchero, uova e vaniglia. Con l’aiuto di una frusta a mano mescolare bene gli ingredienti fino ad ottenere un composto uniforme.

  • In un tegame portare la panna e il latte a sfiorare il bollore, aggiungere delicatamente il composto e rimettere tutto sul fuoco, portando di nuovo a bollore.

  • Per la cottura del Bonet, versare il tutto nello stampo e posizionarlo in una teglia dai bordi alti e riempita di acqua calda, poi cuocere in forno statico a 150 gradi per circa 60 minuti.

Una volta cotto, il Bonet dovrà raffreddarsi in frigorifero per almeno tre ore prima di essere impiattato. Per estrarre il Bonet dallo stampo senza rovinarlo, il consiglio è quello di immergere lo stampo in acqua calda per qualche secondo prima di capovolgerlo: in questo modo il budino si staccherà più facilmente dai bordi.

Per rendere il Bonet ancora più irresistibile si può decorare la superficie con degli amaretti interi, e poi guarnire ogni fetta con una granella di amaretti: regalerà una piacevole croccantezza ad ogni morso!

 

Ricetta moderna: Bonet al cioccolato

I più golosi saranno felici di sapere che, in realtà, la ricetta tradizionale del Bonet piemontese è molto meno diffusa di quella moderna, che prevede anche l’aggiunta di un ingrediente importante: il cioccolato. Questa versione moderna prende il nome di Bonet Langarolo perché nasce nelle langhe, ed è altrettanto facile e veloce da preparare.

Ingredienti del Bonet Langarolo

Per preparare il Bonet Langarolo sarà sufficiente seguire la medesima ricetta, ma aggiungendo all’impasto di base 50 g di cacao amaro. Inoltre, per evitare che si formino grumi il consiglio è quello di setacciare il cacao con un colino: questo passaggio richiederà solo un minuto, ma garantirà un composto perfettamente liscio.

Una volta sformato, il Bonet Langarolo si può guarnire semplicemente con gli amaretti interi come nella versione tradizionale, oppure aggiungere qualche golosa scaglia di cioccolato fondente e decorare ogni fetta con una spolverata di cacao amaro o di zucchero a velo, per aggiungere dolcezza e creare un contrasto cromatico.

 

Cottura e stampo

Come abbiamo visto, sia la ricetta tradizionale del Bonet piemontese bianco sia la variante con il cioccolato prevedono la stessa modalità di cottura: lo stampo va infatti posizionato in una teglia riempita di acqua già calda e poi messo in forno per un’oretta a bassa temperatura. Questa particolarità nasce dal fatto che, in passato, il forno veniva acceso solo per preparare il pane, e i dolci come il Bonet piemontese venivano cotti a forno spento, ma ancora caldo.

Cottura Bonet senza forno

Ma la ricetta del Bonet si può anche preparare senza utilizzare il forno: una valida alternativa, infatti, è quella di cuocerlo a bagnomaria, immergendo lo stampo in un ampio tegame pieno d’acqua che andrà messo sul fuoco per una ventina di minuti, coprendolo con un coperchio per evitare di disperdere il calore

Stampo per Bonet

Per quanto riguarda lo stampo non esistono regole: la ricetta classica prevede il tradizionale stampo da Bonet, che è rotondo che richiama la forma del cappello, ma questo dolce piemontese sarà buonissimo anche cotto nello stampo da plum-cake, che gli darà una forma rettangolare, o ancora nelle coppette monoporzione in vetro, a patto che siano adatte alla cottura in forno.

 

Bonet al cioccolato e le sue varianti

Il Bonet al cioccolato nasce per essere servito dopo cena, magari insieme ad un buon digestivo (qui qualche idea per abbinare al meglio cioccolato, distillati e vini liquorosi), ma basta sostituire il rum con del buon caffè per creare il Bonet al caffè, perfetto come spuntino pomeridiano.

Chi non gradisce il retrogusto dolciastro del caramello può, invece, sciogliere una tavoletta di cioccolato a bagnomaria, farla intiepidire e versarla direttamente sul Bonet dopo averlo estratto dal suo stampo. La guarnizione finale può essere personalizzata per stupire gli ospiti o dare un twist inedito a questo dolce tradizionale, aggiungendo granella di pistacchi, di nocciole o ancora della frutta fresca tagliata a fettine sottili.