La storia dei taralli di Pasqua
I taralli pasquali avellinesi, noti anche come taralli sammartinesi, sono da sempre considerati un simbolo di pace e convivialità: sembra che la ricetta fosse nota già nel XVIII secolo, quando le famiglie si riunivano per cuocerli utilizzando a turno i forni della città, e offrirli in dono agli amici durante i giorni di festa. Anche la degustazione segue un rituale ben preciso: a fine pasto, i taralli vanno spezzato con le mani e poi inzuppati in un bicchiere di vino - un connubio davvero delizioso che conquista anche i più scettici, come l’abbinamento del cioccolato con distillati e vini liquorosi!
La ricetta dei taralli pasquali è molto diversa da quella dei taralli classici, non solo perché prevede l’utilizzo delle uova ma anche perché necessita di una doppia cottura, sia in acqua calda sia in forno. Vediamo tutti i passaggi.
Taralli di Pasqua avellinesi: La ricetta originale
Difficoltà Media
Tempi di preparazione 40 min di preparazione + 50 min di cottura
Ingredienti
10 uova
1 kg farina 00
100 g olio extravergine d’oliva
400 g zucchero
1 bustina di lievito
1 arancia
1 limone
1 bacca di vaniglia
Preparazione dei Taralli pasquali
Per prima cosa disporre la farina a fontana e aggiungere al centro le uova, l’olio, lo zucchero, i semi della bacca di vaniglia, il lievito e la buccia grattugiata dell’arancia e del limone. Iniziare ad impastare delicatamente fino ad ottenere un composto sodo ed elastico. Se risultasse troppo morbido aggiungere un cucchiaio di farina.
Prelevare un po’ di impasto alla volta e formare delle ciambelle di circa 10 cm di diametro. Non preoccupatevi se la forma dovesse risultare imperfetta: i vostri taralli di Pasqua avranno un aspetto ancora più artigianale!
Far bollire una pentola d’acqua e, con l’aiuto di una schiumarola, immergere i taralli. Se la pentola non è molto grande, per evitare che i taralli si attacchino tra loro è meglio cuocerne pochi alla volta. Quando saliranno in superficie saranno pronti per essere scolati - ci vorranno 3 o 4 minuti - e messi su un canovaccio a raffreddare.
Quando si saranno raffreddati, disporli su una leccarda e infornarli a 180° per circa 40 minuti, fino a quando avranno raggiunto un bel colorito dorato.
Una volta sfornati, i taralli pasquali avellinesi sono pronti per essere decorati a piacere!
Taralli pasquali al cioccolato: le nostre varianti
Come spesso accade con le ricette della tradizione, ogni famiglia le tramanda in modo diverso dando vita ad una serie di interpretazioni golose e inedite. Le varianti più apprezzate in casa Venchi prevedono, naturalmente, l’aggiunta del cioccolato: ecco come realizzare i taralli glassati al cioccolato e i taralli con gocce di cioccolato!
Taralli glassati al cioccolato
Per rendere la ricetta dei taralli di Pasqua ancora più sfiziosa si può preparare una glassa al cioccolato da utilizzare come guarnizione: sarà sufficiente tritare finemente del cioccolato fondente - la tavoletta di fondente Sud America, con le sue note di fiori dolci, miele e frutta matura si sposa benissimo con questa preparazione - e scioglierlo nel latte tiepido, aggiungendo un po’ di glucosio per dare consistenza. Per ottenere una glassa liscia e lucidissima i più esperti potranno ricorrere al temperaggio del cioccolato: ci vorrà qualche minuto in più, ma il risultato finale sarà di grande effetto!
Una volta ricoperti i taralli con la glassa sarà sufficiente lasciarli raffreddare una mezz’ora su una gratella. Chi ama i gusti più delicati potrà realizzare la glassa dei taralli al cioccolato anche con il cioccolato al latte, che regalerà un sofisticato sentore di caramello.
Taralli con gocce di cioccolato
La variante dei taralli al cioccolato è pensata per chi vuole arricchire la ricetta tradizionale con un tocco di golosità in più: sarà sufficiente aggiungere all’impasto una generosa manciata di gocce di cioccolato, infarinandole leggermente per evitare che affondino, e sostituire tre cucchiai di farina con tre cucchiai di cacao. Il colore più intenso renderà i taralli di Pasqua ancora più invitanti!
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