Skip to main content
Venchi

Murale in Corso Garibaldi, Milano: intervista all’artista

Cosa si cela dietro un murales? Abbiamo intervistato l'artista Nicholas Perra chiedendogli quale tecnica ha utilizzato per realizzare l'installazione in Corso Garibaldi a Milano, qual è la stata la parte che gli ha dato più soddisfazione, come ha reagito quando gli è stato comunicato del progetto e altre curiosità! 

Nocciole Piemonte IGP

 

Come hai iniziato la tua carriera nell'arte dei murales?

La mia passione per i murales è nata durante gli anni delle superiori, quando ho scoperto il mondo dei graffiti. Quell'universo ha catturato completamente la mia attenzione e, con il tempo, il mio interesse è cresciuto al punto da trasformarlo in una professione.

Oltre ai murales, ci sono altre forme d'arte che utilizzi? 

Oltre al muralismo, mi dedico anche alla stampa d'arte, in particolare nella tecnica della monotipia. Questa è una tecnica tradizionale di stampa che ha come peculiarità la produzione di un unico esemplare in ogni processo di stampa, dato che tutto l'inchiostro dalla matrice si trasferisce sul supporto. Rappresenta la parte più intima e personale del mio lavoro.

Da dove trai ispirazione per i tuoi lavori? 

Per i miei lavori, attingo ispirazione da tutto ciò che mi circonda, con particolare attenzione agli elementi naturali. Sono affascinato dai paesaggi e dalle molteplici texture che offrono. 

Segui delle particolari correnti artistiche? 

Tra gli artisti che ammiro, sono particolarmente affascinato da quelli del movimento figurativo, specialmente della scuola spagnola e polacca. Essi possiedono, a mio avviso, una sintesi magistrale di segno e colore; con pochi tratti, sono capaci di rappresentare volti e figure umane di incredibile bellezza. Parallelamente, apprezzo anche la corrente dell'astrattismo, caratterizzata da lavori gestuali che emanano un'intensa potenza. 

 

Quale processo creativo segui per realizzare i murales

Quando ricevo un'idea o un progetto creativo, il mio primo passo è analizzarlo. Questo comporta misurare e stendere una griglia sulla bozza, per poi trasferire il disegno su una superficie molto più ampia. Successivamente, seleziono i colori di cui avrò bisogno. Per le sfumature, specialmente nell'iperrealismo, prediligo l'uso degli spray. Ogni mio murale ha come base una vernice al quarzo, ideale per esterni, rendendo l'opera resistente a sole e intemperie. Una volta delineate tutte le forme, utilizzo vari materiali come spray, rulli e pennelli.

Quanto tempo hai impiegato per realizzare questo murales? 

La preparazione e la scelta dei materiali e dei colori mi hanno richiesto circa tre giorni lavorativi, durante i quali ho lavorato intensamente dalla mattina al tardo pomeriggio. Solitamente opero in autonomia, ma ho avuto anche opportunità di collaborare con altri colleghi. Per alcuni lavori, necessito di un'auto piattaforma, per la quale sono necessari appositi patentini. 

Una volta che ho a disposizione tutti i materiali e l'auto piattaforma, inizio con la stesura della traccia. Misuro la parete e, utilizzando la griglia, trasferisco il bozzetto sulla superficie, assicurandomi di mantenere le proporzioni originali dell'idea o del progetto.
 

Qual è il valore aggiunto di un murale? 

Il vero valore aggiunto di questi lavori risiede nella loro realizzazione manuale. A differenza delle maxi affissioni cittadine, digitali e non, che a volte possono apparire fredde e impersonali, questi murales sono dipinti direttamente sul muro. Questa caratteristica favorisce una maggiore interazione con i passanti, suscitando curiosità durante la fase di realizzazione. Ogni dettaglio comunica passione, dedizione e studio.

Nocciole Piemonte IGP

CHOCOVIAR

Qual è stata la parte del murale che ti ha dato più soddisfazione nel realizzarlo? 

Un aspetto affascinante nella creazione di questo murale è stato sicuramente la rappresentazione del volto della modella. Curare i suoi distintivi lineamenti orientali, insieme alle sfumature delicate del suo trucco, è stato un processo che ho apprezzato enormemente. Modellare le forme del viso richiede molta pazienza e dedizione. È essenziale procedere con calma, poiché una piccola svista potrebbe compromettere ore di lavoro. 

Altrettanto interessante è stata la realizzazione dei sette Chocoviar. Nonostante la loro piccola dimensione, presentavano una miriade di dettagli da elaborare con pennello e, in parte, con spray. Questa fase ha richiesto molta pazienza, ma è stata altresì molto gratificante. 

 

Hai qualche rituale quando lavori su un progetto di questa portata? 

Mentre lavoro, mi impegno a rimanere profondamente concentrato, assicurandomi di avere tutto sotto controllo, dai materiali ai colori. Un elemento che amplifica e sostiene questa mia concentrazione è la musica. Essa riveste un ruolo cruciale, rendendo la mia giornata lavorativa più piacevole e, perché no, anche divertente. 

 

Come hai reagito quando hai saputo di questo progetto? 

Quando ho saputo che avrei lavorato per Venchi, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Di solito, sono i brand di alta moda a richiedere tali interventi. La prospettiva di realizzare questo progetto mi ha entusiasmato anche perché sono un grande appassionato di cioccolato e, in particolare, del cioccolato Venchi.