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Venchi

Il rapporto tra cioccolato e colesterolo

A volte quando si parla di colesterolo alto si rischia di fare confusione ed eliminare dalla propria dieta alimenti che amiamo e che, se consumati con equilibrio e buonsenso, potrebbero invece aiutarci a diminuirlo. È il caso del nostro amato cibo degli Dei che, contrariamente a quanto si pensa, ha molte proprietà benefiche per il nostro organismo: ad esempio, il cioccolato è ricco di endorfine che fanno bene all’umore! 

Abbiamo già parlato del rapporto tra cioccolato fondente e diabete, e in questo approfondimento ci concentriamo, invece, sul rapporto tra cioccolato e colesterolo, così da sfatare alcuni miti e prenderci cura al meglio della nostra salute. 

Quali sono le proprietà del cioccolato contro il colesterolo? 

Come è noto a molti, possiamo dividere il colesterolo in due tipologie: il colesterolo LDL, chiamato “colesterolo cattivo” perché si può depositare sulle pareti delle arterie ostruendole, e il colesterolo HDL, il cosiddetto “colesterolo buono” perché non provoca danni alle arterie ma, anzi, le protegge. 

I livelli di colesterolo cattivo si possono ridurre, oltre che adottando uno stile di vita sano, anche attraverso un’alimentazione che limiti il consumo di grassi saturi. 

Quindi cioccolato e colesterolo possono andare d’accordo? Certo che sì: l’abbondanza di antiossidanti presenti nel cioccolato fondente agiscono positivamente non solo sul nostro organismo in generale – ad esempio, contrastando l’invecchiamento cellulare precoce - ma anche proteggendo il cuore e le arterie! 

 

Cioccolato e colesterolo LDL: i principi attivi e i loro effetti

Come abbiamo visto, il colesterolo LDL è quello dannoso per la nostra salute perché, se presente in quantità eccessiva, tende a depositarsi sulle pareti dei vasi sanguigni, restringendoli. Tra i benefici del cioccolato fondente più significativi e dimostrati anche dagli studi più recenti c’è sicuramente la sua capacità di aiutare a ridurre l’LDL: il merito è del cacao e dei suoi principi attivi! Grazie all’elevata presenza di flavonoidi, il cacao amaro è infatti in grado di agire positivamente sul sistema cardiovascolare, riducendo la pressione arteriosa. Inoltre, i principi attivi del cacao insieme all’acido stearico - una sostanza contenuta nel burro di cacao - contribuiscono ad aumentare i livelli di HDL, il “colesterolo buono” che non solo svolge un ruolo protettivo, ma aiuta anche a rimuovere il colesterolo in eccesso.

Cioccolato Venchi

Cioccolato fondente e colesterolo: un prezioso alleato (con moderazione!) 

Abbiamo parlato del nesso tra il consumo di cacao amaro e la diminuzione del colesterolo cattivo, ma è importante porre l’accento su una parola chiave: la moderazione! Se leggere l’etichetta è sempre una buona regola, quando si tratta colesterolo è necessario prediligere il cioccolato fondente con percentuali alte di cacao (almeno al 50%, ma è meglio se è superiore al 70% o addirittura extra dark!), scegliendo prodotti di qualità e senza troppi zuccheri o ingredienti artificiali. 

 

Quindi, si può mangiare il cioccolato fondente con il colesterolo alto? 

Siamo felici di condividere questa buona notizia con tutti i golosi che frequentano le nostre pagine: sì, non solo possiamo mangiare il cioccolato fondente anche se abbiamo il colesterolo alto, ma ci fa anche bene perché aiuta a tenerlo sotto controllo! Naturalmente, attenzione alle quantità: la porzione giornaliera non dovrebbe superare i 30 grammi, che corrispondono circa ad un quadratino.  

 

Cioccolato al latte e cacao amaro hanno lo stesso effetto?  

Ci siamo concentrati sul cioccolato fondente e sul cacao amaro proprio perché sono quelli più ricchi di proprietà benefiche, ma se invece siete amanti di cioccolato al latte o bianco e avete il colesterolo alto dovreste fare più attenzione. Il motivo è che, pur essendo buonissimi ed avendo in comune alcune proprietà nutrizionali con il fondente, il cioccolato al latte e quello bianco contengono anche più zuccheri, latte e meno cacao, di conseguenza sono meno ricchi di flavonoidi. Il consiglio, quindi, è sempre quello di leggere bene l’etichetta e preferire prodotti poveri di grassi saturi o nei quali siano presenti altri ingredienti “amici” del colesterolo, come ad esempio mandorle e nocciole.